Antonello Di Gennaro
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Contro Vento

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CONTRO VENTO
La fotografia al servizio del sociale


Dal 2 al 10 dicembre 2019 presso la Galleria “Arti Visive”, in Via Beccherie a Matera, si terrà la mostra fotografica “CONTRO VENTO”: il Matera International Photography continua a concretizzare la filosofia della Fotografia Utile in un nuovo progetto nell’ambito della fotografia sociale.

Un reportage realizzato dai fotografi Antonello Di Gennaro e Carla Cantore che racconta uno spaccato di vita sportiva (competizioni ed allenamenti) di un’atleta paralimpico materano di livello Internazionale: Antonio Trevisani. Un uomo che ha realizzato il suo sogno di far parte della Nazionale pralimpica per indossare la maglia azzurra e rappresentare così un modello per la sua città Matera nel panorama mondiale.

La mostra nata dalla collaborazione del Matera International Photography, Centro benessere Light attento da sempre alle problematiche sociali, e alla Galleria Arti Visive sarà inaugurata lunedì 2 dicembre, alle ore 19,00 alla presenza del Sindaco di Matera Avv. Raffaello De Ruggeri, dell’Assessore alle Infrastrutture dott. Nicola Trombetta, del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico dott. Saracino, del Presidente Regionale del Coni dott. Desiderio, Personal Trainer Angelo Manicone e del Centro benessere Light Luciano Nicoletti amministratore e Maria Merlino direttore.

Cantore e Di Gennaro attraverso le loro opere non vogliono evidenziare alcuna disabilità ma focalizzare l’attenzione sulla “volontarietà” su ciò che si può fare grazie alla determinazione, alla volontà, alla voglia di fare ed alla passione. Antonio Trevisani ci riesce, da oltre 10 anni da quell’incidente in moto che lo ha portato per 10 mesi in coma, all’estrema unzione e alla rinascita, ad essere un campione.

L’atleta, già affermatosi in discipline quali il Kajak, l’handbyke ed il seetting, dopo inizi da dilettante, ha raggiunto traguardi professionistici inimmaginabili.
Nel luglio 2018 si è laureato vice campione internazionale nell’arrampicata sportiva, in Austria. Ora si dedica all’arrampicata, a tempo pieno, affinando una tecnica non comune a tutti grazie all’esperienza acquisita con la pratica delle precedenti specialità.
Una arrampicata sportiva, con le sole braccia perché, per lui, quando si arrampica nessun obiettivo è irrealizzabile.

La mostra, ingresso gratuito, resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00.

Fragmenta

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Inaugurazione FRAGMENTA | Biennale Internazionale d'Arte Fotografica "Riviera dei Cedri"
sabato 23 novembre ore 18,00
Palazzo delle Esposizioni di Praja a Mare
Via Leonardo da Vinci

Mostra prodotta per la città di Barletta. Il progetto si inserisce nella tematica della Mobile Photography.

2nd of July meets Maltese culture

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The Malta Institute of Professional Photography - MIPP is pleased to invite you at an event on Friday with Italian photographer Antonello Di Gennaro's book launch.
Matera 626/627 2 Luglio

Friday 15th November 2019 at 19.00

MIPP
76, Triq Birttanja, Paola PLA 1426
MALTA

Forme Arcaiche nel di-segno del tufo a Matera

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Venerdì 8 novembre 2019 alle ore 18.30 all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano in piazza XXV Aprile è in programma l’inaugurazione della mostra d’arte
Forme arcaiche nel di-segno del tufo a Matera
con sculture di Franco Di Pede e 25 fotografie in bianco e nero di Antonello Di Gennaro.



La mostra si compone di cinque sezioni: cultura, lavoro, pesi, cibo, argenti.
Per Grazia Chiesa: “Le sculture che danno il titolo all’esposizione sono realizzate nel luminoso tufo locale che caratterizza le costruzioni antiche e moderne della città eletta Capitale Europea della Cultura 2019”.
E’ nel tufo, in questa pietra singolare che si lascia docilmente plasmare sia dalla mano dell’uomo sia dall’azione incessante del tempo, che ha avuto origine e si è sedimentata la storia sociale, civile e culturale della città di Matera.
E’ nel tufo, in questa roccia calcarenitica di color bianco-giallastro quasi pallido, che si trova e ancora oggi batte il cuore dell’intera città. Senza il tufo non ci sarebbero stati i Sassi, non ci sarebbero stati i palazzi nobiliari del cosiddetto “piano”, non ci sarebbero state le innumerevoli chiese rupestri che punteggiano tutto il territorio materano, il romanico-pugliese della Cattedrale né tutta la architettura religiosa sei-settecentesca che ancora oggi impreziosisce la città.
Come artista Franco Di Pede è sempre stato fortemente attratto da questo materiale facilmente modellabile (sino al punto di aver scelto di andare ad abitare in una cava abbandonata); come operatore culturale è sempre stato animato dal desiderio di diffondere la storia della comunità in cui ènato, una storia per certi versi unica al mondo, tutta effigiata in una pietra particolare.
Le fotografie di Antonello Di Gennaro, rigorose e minimaliste, riflettono una geometria di forme, espressione di chiarificazione e misurazione dello spazio attraverso la ricerca dell’ordine e dell’equilibrio materializzata nel netto bianco e nero che genera una sospensione poetica del tutto inaspettata.La mostra sarà inaugurata venerdì 8 novembre alle ore 18.30 e sarà visitabile, con ingresso libero.

Omaggio a Dinu ADAMESTEANU

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Presentazione Bozzetto per un monumento all'archeologo Dinu Adamesteanu (1913 - 2004)
Opera scultorea di Franco Di Pede, fotografata da Antonello Di Gennaro, in occasione della giornata del Contemporaneo, opening SABATO 12 OTTOBRE 2019 ore 09:00 presso la Chiesa di S. Vincenzo de Paoli, La Martella - Matera
Dopo il successo delle passate edizioni, anche quest’anno AMACI organizza la Giornata del Contemporaneo. Giunta alla sua quindicesima edizione, l'iniziativa promuove il complesso e vivace mondo dell'arte contemporanea in Italia e all'estero.

La Via degli Enotri

date » 09-10-2019 20:14

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tags » matera2019, arte fotografiaitaliana, mibac, museo, amaci, artecontemporanea, fotografia, artistico,

Nel di-segno del tufo a Matera
Sculture di Franco Di Pede
fotografie di Antonello Di Gennaro

Opening

Galleria Studio Arti Visive
Via delle Beccherie, 41 - Matera
dal 22 ottobre 2019 ore 18.30

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Fragmenta - anteprima VII ed. Biennale Internazionale d'arte fotografica

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Presso Ex Ospedale San Rocco - Piazza San Giovanni - Matera 1 ottobre 2019 ore 17,30 inaugurazione con ingresso libero della settima edizione
FRAGMENTA - Biennale internazionale d'arte fotografica.


La biennale internazionale d’arte fotografica “Riviera dei Cedri, nata nel 2007, ha conosciuto sette edizioni. Le tappe di questo percorso sono state:
-Ai confini di un mondo vicino, paesaggi, ambiente e varia umanità (2007); -A sud di ogni dove, affinità, contaminazioni e vicinanze (2009); -Camminando verso sud, mondi rurali, tradizioni, saperi (2011); -Camminando, camminando..., esplorazioni, scoperte, testimonianze (2013);
-L’uomo nomade, peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie (2015); -Senza frontiere, immagini e transiti da un mondo senza confini (2016);
-Il filo della speranza, identità e inclusione, umanità in cerca di redenzione (2017).
L’edizione 2019 Fragmenta, frammenti di una realtà composita, lettura di mondi connessi, interpretazione sensibile di passi di vita, brani di memoria da ricomporre a visione unitaria, viene anticipata a Matera dal 1 al 10 ottobre ed ospitata nell’ex Ospedale S.Rocco in piazza S.Giovanni.
I fotografi presenti alla rassegna sono: Antonio Armentano, Ombretta Gazzola, Carla Cantore, Antonello Di Gennaro, Diego Mazzei, Valerio Panizza, Fons Peels, Paolo Ranzani, Vincenzo Tosini e per Mama Africa: Pier Luigi Cosentino, Nunzia Boccardo, Gabriella Cosentino e Franco Rossi. Per la sez. storica viene riproposta la mostra “Il capitano medico Giuseppe Cassanese nel corpo di spedizione italiano Oriente, Salonicco 30 ottobre 1916-9 maggio 1919”.
Fragmenta gode della collaborazione di: MIP (Matera International Photography), Museo del peperoncino, l’Impronta culture fotografiche, Palazzo delle Esposizioni/Comune di Praia a Mare, DNA Maratea Contemporanea.
L’immagine chiave di questa edizione è “Bikaro” (la bicicletta di Icaro) realizzata dall’artista Mimmo Longobardi e che va a testimoniare la visione di un mondo ed il tentativo di volare oltre i confini del reale quotidiano.

Atelier du Faux Semblant

La mostra resterà aperta dal 01 al 10 ottobre 2019
orari 10,30/12,30 - 17,30/19,30
INGRESSO LIBERO



I giorni della fotografia

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Nell’ambito delle manifestazioni NOCI CITTÀ DELLE ARTI E DELLA CULTURA
Il 28 settembre alle ore 18:30 a Noci _Chiostro di San Domenico_ Via Repubblica inaugurazione del Festival, promosso dall’Associazione ARTIEMIELE - I GIORNI DELLA FOTOGRAFIA - dedicato alle Arti dal 28 Settembre al 26 Ottobre 2019.
Visite da lunedì a venerdì tutti i pomeriggi dalle ore 16 alle 19. Giovedì e Venerdì anche la mattina dalle ore 10 alle ore 13. Sabato e Domenica secondo gli orari degli eventi previsti in quei giorni.

Con il Patrocinio del Presidente Regionale della Puglia, della Città Metropolitana di Bari e del Comune di Noci.

INGRESSO LIBERO

Intervengono:
Domenico Nisi | Sindaco Comune di Noci
Francesca Pietroforte | Consigliere delegato alla Cultura Città Metropolitana di Bari
Damiano Lippolis | Consigliere delegato alla Cultura Comune di Noci
Pio Meledandri | Presidente Associazione Artiemiele
Alessandro Capurso | Art Director
Francesca Ceci | Titolare azienda cosmesi Potentilla

Modera la scrittrice Francesca Palumbo

“LA BELLEZZA DI BACCO” reading di Emilia Iosca
Degustazione vini e olio pugliesi “Cantine Barsento” e “Azienda Agricola Lillo”

Presentazione dei progetti del Catalogo delle Mostre:

Alessandro Capurso: “Statale 100” approfondisce le mutazioni di un territorio attraversato da un importante e storico asse viario che congiunge il Mar Adriatico con il Mar Jonio, attraverso tracce del passato e contemporaneità.

Yvonne Cernò: “Gente di Bari” indagine socio-antropologica sulla lettura della Città di Bari sviluppata attraverso ritratti ambientati di persone di etnie, estrazione e culture diverse che ci vivono e la animano.

Antonello Di Gennaro: “Matera 626/627 2 Luglio” analisi visiva del complesso rituale della festa del 2 luglio a Matera dedicata a Maria Santissima della Bruna, animata da devozione, fede e antropologia della paura.

Pio Meledandri: “Sinfonia delle erbacce selvatiche” visioni di orizzonti sconfinati e multicolori, di paesaggi collinari aspri, ma anche di boschi raccontati attraverso la storia di tre donne che vivono nella Murgia andriese.

Domenico Mirabella: “Cufanari”, descrive il trasporto in spalla dei tini colmi di uva appena raccolta da uomini immigrati dall’Africa che replicano la stessa gestualità della tradizione contadina del Salento.

Pio Tarantini: “Imago” un racconto sulla precarietà della vita in cui le figure mosse propongono una visione diacronica della esistenza “in viaggio” in un determinato spazio temporale.

In collaborazione con il Liceo “da Vinci-Agherbino” Noci.

Si ringraziano UBI Banca per il contributo all’iniziativa “I GIORNI DELLA FOTOGRAFIA” e l’Azienda Potentilla.
Settembre 2019
Pio Meledandri

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Terrae Motus

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"Ci sono immagini che, per il soggetto rappresentato, il momento colto ed il taglio scelto per valorizzarle, riescono a caricarsi di un forte potere evocativo, generando così nella mente della persona che le contempla sentimenti ed emozioni differenti, azioni e reazioni molto forti creando un forte coinvolgimento.
Grazie al suo potere evocativo, la fotografia racconta la storia di tragedie, di morte, disgrazie interessando intere popolazioni diventando memoria e testimonianza di interi periodi storici.
Trovarsi di fronte ad una fotografia "utile"può
trasmettere sentimenti forti e toccare nel profondo l'anima del fruitore, influenzarne lo stato d'animo e ricondurre il pensiero allo specifico evento che racconta, generando così tutta una serie di riflessioni, ricordi e sensazioni che si riproporranno nella memoria, anche a distanza di molti anni.

QUESTA E' LA FOTOGRAFIA UTILE CHE LA SALVA DALLA SUA CRISI ESISTENZIALE DALLA INUTILE SPETTACOLARIZZAZIONE STERILE CAPACE DI DISTRUGGERE L'ARTE DEL "VEDERE", "OSSERVARE" "RAPPRESENTARE". GRAZIE A QUESTO PROGETTO: di fotografia sociale e documentaria "Lo stato delle cose", un osservatorio permanente sul doposisma, online da aprile 2017 su "lostatodellecose.com", che è stato reso possibile dall’adesione spontanea di oltre 100 fotografi che hanno dato vita a un immenso archivio open access che supera oggi le 15 mila immagini."
Antonello DI GENNARO.

Terræ Motus. Geografie e storie dell’Italia fragile

A Matera, Capitale europea della cultura 2019
una grande mostra fotografica su mezzo secolo
di terremoti: da L’Aquila, il Belice e l’Irpinia
fino agli eventi sismici in Centro Italia

A palazzo Acito, venerdì 27 settembre
alle ore 18,30 l'inaugurazione con ingresso libero
Una questione ancora aperta. E’ un’Italia vulnerabile a essere raccontata nella grande mostra fotografica Terræ Motus. Geografie e storie dell’Italia fragile che s’inaugura venerdì 27 settembre alle 18,30 negli spazi espositivi di palazzo Acito a Matera nell’ambito del programma ufficiale della Capitale europea della cultura 2019.Ad attendere il pubblico che, fino al 20 gennaio 2020 visiterà l’esposizione a palazzo Acito, una narrazione dell’ultimo mezzo secolo di terremoti e dunque delle criticità nella gestione del doposisma in Italia. A partire da L’Aquila, nel decennale del sisma che il 6 aprile 2009 la mise in ginocchio e dalla devastante sequenza di eventi sismici che fra il 2016 e il 2017 ha sbriciolato 140 paesi in quattro regioni del Centro Italia. Fino a orientare lo sguardo su quello che sono oggi territori – il Belice del 1968 e l’Irpinia e la Basilicata del 1980 – colpiti da altri violenti terremoti.
La mostra Terræ Motus vuole rappresentare un’occasione per operare una riflessione sulla mancata prevenzione del rischio e sulle problematiche della gestione del doposisma nell’intero Paese. Si è scelto in questo senso di intitolare Terræ Motus l’esposizione in omaggio alla figura di Lucio Amelio, mecenate e gallerista, che all’indomani del terremoto del 23 novembre 1980 commissionò ai più grandi artisti italiani e internazionali del tempo opere a tema, destinate a dare vita alla straordinaria collezione “Terrae Motus”, donata dallo stesso Amelio allo Stato e oggi esposta in permanenza alla Reggia di Caserta.
Ideata e curata dal giornalista Antonio Di Giacomo, la mostra si snoda attraverso 124 immagini di grande formato, realizzate da alcuni fra i più significativi autori della fotografia documentaria e fotogiornalisti in Italia.

La mostra Terræ Motus infatti nasce dal progetto di fotografia sociale e documentaria Lo stato delle cose, un osservatorio permanente sul doposisma, online da aprile 2017 su lostatodellecose.com, che è stato reso possibile dall’adesione spontanea di oltre 100 fotografi che hanno dato vita a un immenso archivio open access che supera oggi le 15 mila immagini.

E’ in virtù di tale presupposto allora che in mostra ci sarà anche questo patrimonio documentario virtuale: attraverso una serie di grandi monitor i visitatori della mostra Terræ Motus potranno sfogliare in presa diretta le centinaia di reportage online. Non solo.

In mostra ci saranno pure i documentari e i cortometraggi realizzati da alcuni filmmaker e giornalisti che hanno preso parte al lavoro di documentazione dello Stato delle cose, raccontando per esempio nel docufilm Vista mare obbligatoria di Marco Di Battista e Mario Di Vito l’esilio forzato degli sfollati dei terremoti del 2016/2017 sull’Adriatico, dove dopo tre anni negli hotel vivono tuttora 1.400 persone.

O, ancora, Immota Manet. Sinfonia per L’Aquila, il progetto video della giornalista Ilaria Romano che nella primavera del 2019 ha realizzato proprio per la mostra Terræ Motus questo docufilm che, senza filtro e in presa diretta, racconta la città com’è oggi restituendone i cicli di vita fra gli assordanti rumori dei cantieri per la ricostruzione e i silenzi nei luoghi dove le lancette dell’orologio sono rimaste ferme alla notte del 6 aprile 2009. Come le scuole, prima di tutto, visto che in dieci anni non una scuola fatta a pezzi dal terremoto è stata ricostruita e bambini e ragazzi frequentano lezioni nei Musp, i Moduli scolastici a uso provvisorio che, immaginati come temporanei, sono diventati di fatto permanenti.

La mostra Terræ Motus è un progetto realizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, insieme con l’associazione culturale La Camera del tempo e l’impresa di comunicazione Caruccie Chiurazzi, con il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e la collaborazione scientifica dell’Università della Basilicata e della Sigea (Società italiana di geologia ambientale), che si sostanzierà nel periodo di apertura della mostra in una serie di occasioni di approfondimento scientifico e culturale sui temi e le emergenze dell’Italia fragile.

L’inaugurazione, venerdì 27 settembre, e gli orari e modalità di visita

L’inaugurazione della mostra Terrae Motus è in agenda nel pomeriggio di venerdì 27 settembre, alle 18,30 a palazzo Acito. A intervenire saranno Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, con il direttore generale Paolo Verri; la rettrice dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, e il prorettore Angelo Masi; il presidente della Sigea, Antonello Fiore, e Antonio Di Giacomo, curatore della mostra.

A precedere l’inaugurazione, nella mattinata del 27 settembre alle 11,30, una preview per i giornalisti. Durante la giornata inaugurale l’ingresso all’esposizione sarà gratuito.

La mostra Terrae Motus sarà poi visitabile, da sabato 28 settembre fino al 20 gennaio 2020, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 (ingresso con passaporto per Matera2019). Info su matera-basilicata2019.it e lostatodellecose.com.

https://youtu.be/MCKqwpDCUOI

date » 10-06-2019 18:21

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