Antonello Di Gennaro
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MATERA: MEMORIA E SPERANZA

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Inaugurazione sabato 4 dicembre 2021 ore 19
Dal 4 al 12 dicembre 2021
Aperta tutti i giorni escluso lunedì: ore 18.30 – 20.30



A partire dal mese di marzo 2020 anche Arti Visive Gallery ha sospeso ogni attività nel proprio spazio espositivo, aderendo alle disposizioni governative emanate per il contenimento della pandemia da SARS-CoV-2 e ritenendo opportuno che anche l'arte e gli artisti dovessero fermarsi osservando un periodo di silenzio.
Nelle settimane successive, tuttavia, si è fatta pian piano largo la consapevolezza che il momento di particolare difficoltà che stavamo vivendo dovesse essere affrontato non con rassegnazione e abbandono, ma con coraggio, responsabilità e fiducia.
Arti Visive Gallery ha pensato che il tempo di lockdown che ci era stato imposto poteva e doveva essere vissuto come un momento particolare per riscoprire l'arte come strumento privilegiato che gli artisti hanno per offrire una parte di sé, della propria umanità anche e soprattutto in situazioni di difficoltà; per ripensare l'arte come strumento per oltrepassare i confini anche in tempo di distanziamento fisico, come occasione per collegare mondi interni (pensieri, sentimenti e emozioni) con la realtà esterna, anche rimanendo fisicamente dove si è, come opportunità per vedere l'arte come modo creativo, unico e profondo di prendersi cura di se stessi e degli altri nella convinzione che solo la cura di tutti e di ciascuno può renderci più forti e più capaci di affrontare le paure e le fragilità. Scriveva Simone Weil, “ogni volta che facciamo veramente attenzione” e ci prendiamo realmente cura “distruggiamo una parte di male che è in noi stessi”.
Per tutte queste ragioni Arti Visive Gallery ha chiesto nell'aprile del 2020 ad alcuni artisti di offrire una testimonianza scritta o un’opera grafica, pittorica, fotografica, realizzata per l'occasione, che avesse per tema “Matera: memoria e speranza” e traesse ispirazione dai versi di una poesia scritta da Rafael Alberti in occasione di un suo viaggio a Matera nel 1973 custodita in unico esemplare originale dallo Studio Arti Visive.
La poesia si intitola “Vivo fantasma” ed in questo ossimoro abbiamo visto la sintesi di tutta la realtà in cui siamo stati e per certi versi siamo ancora oggi immersi. Una realtà fatta di paure, timori ma anche di speranza. Matera ed i suoi Sassi, durante il lockdown, apparivano, al pari di tante altre città italiane e non solo, come “fantasmi”, svuotati dalla presenza umana di cittadini e visitatori e questa immagine, per i materani, appariva stridere dolorosamente con la pacifica invasione di “abitanti temporanei” conosciuta nel corso del 2109, l'anno vissuto da Capitale Europea della Cultura.
Agli artisti è stato chiesto di essere con noi “ambasciatori” nel nostro paese e nel mondo di questo messaggio di speranza perché ciò che poteva sembrare impossibile potesse diventare quanto prima possibile, perché ciò che appariva “disastro” potesse al più presto tornare ad essere “meraviglia” ai nostri occhi, al nostro cuore, alle nostre menti.
Il Matera International Photography come associazione culturale ha deciso di collaborare e sostenere questo progetto con un apporto di opere fotografiche da parte della fotografa e arteterapeuta Carla Cantore e dell'Editorial and Corporate photogrpaher Antonello Di Gennaro, ma anche nella divulgazione della attività supportando la mostra, l'allestimento e la grafica del catalogo.
Il progetto è stato inserito nella diciassettesima edizione della Giornata del contemporaneo (11 dicembre), promossa da Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese.
Nel catalogo della mostra figura il testo critico di Carlo Franza.

Alberti Rafael
Albano Irene
Aller Bruno
Apolloni Paolo
Arici Giovanni
Bertloni Massimo
Boggi Lorenzo
Bonanno Giovanni
Bongiani Sandro
Cantore Carla
Capone Nicola
Capucci Giovanni
Carriero Maria Grazia
Carroli Mirta
Cascione Donato
Cataldi Daniela
Colacicco Luca
Di Gennaro Antonello
Di Pede Franco
Facchinetti Marisa
Filardi Giuseppe
Galbusera Renato
Giove Rocco
Jannelli Maria
Kaipia Jouni
L'Annunziata Pietro
Lauria Pino
Lepore Giancarlo
Linzalone Roberto
Maggi Ruggero
Manno Vittorio
Maremonti Cesare
Minedi Gabi
Miriello Giuseppe
Morelli Michele
Orioli Giulio
Padula Angelo
Patrizio Maria
Rizzelli Andrea
Rizzelli Angelo
Sargenti Daniele
Serra Margherita
Settembrini Marisa
Tarasco Pietro Paolo
Terlizzi Ernesto
Tricarico Nino
Venuti Silvia
Xerra William

Conversazione sulla fotografia contemporanea

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Quando: mercoledì 22 APRILE 2020 ore 18,30
Dove: INTERNO GIORNO


Una conversazione sulla fotografia contemporanea con Pio Meledandri e Antonello Di Gennaro.
"La conversazione sulla fotografia contemporanea, attraverso una breve analisi di alcuni tra i tanti Fotografi del nostro tempo, vuole offrire qualche spunto sui linguaggi che caratterizzano autori che sono entrati, a pieno titolo, nel mondo dell’arte.
Da sorella minore della pittura, la fotografia ha invaso i Musei, le Gallerie, le Fiere, grazie alla forza della sua autonomia espressiva"

Link facebook: https://www.facebook.com/pg/contestinternogiorno/events/?ref=page_internal

Forme Arcaiche nel di-segno del tufo a Matera

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Venerdì 8 novembre 2019 alle ore 18.30 all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano in piazza XXV Aprile è in programma l’inaugurazione della mostra d’arte
Forme arcaiche nel di-segno del tufo a Matera
con sculture di Franco Di Pede e 25 fotografie in bianco e nero di Antonello Di Gennaro.



La mostra si compone di cinque sezioni: cultura, lavoro, pesi, cibo, argenti.
Per Grazia Chiesa: “Le sculture che danno il titolo all’esposizione sono realizzate nel luminoso tufo locale che caratterizza le costruzioni antiche e moderne della città eletta Capitale Europea della Cultura 2019”.
E’ nel tufo, in questa pietra singolare che si lascia docilmente plasmare sia dalla mano dell’uomo sia dall’azione incessante del tempo, che ha avuto origine e si è sedimentata la storia sociale, civile e culturale della città di Matera.
E’ nel tufo, in questa roccia calcarenitica di color bianco-giallastro quasi pallido, che si trova e ancora oggi batte il cuore dell’intera città. Senza il tufo non ci sarebbero stati i Sassi, non ci sarebbero stati i palazzi nobiliari del cosiddetto “piano”, non ci sarebbero state le innumerevoli chiese rupestri che punteggiano tutto il territorio materano, il romanico-pugliese della Cattedrale né tutta la architettura religiosa sei-settecentesca che ancora oggi impreziosisce la città.
Come artista Franco Di Pede è sempre stato fortemente attratto da questo materiale facilmente modellabile (sino al punto di aver scelto di andare ad abitare in una cava abbandonata); come operatore culturale è sempre stato animato dal desiderio di diffondere la storia della comunità in cui ènato, una storia per certi versi unica al mondo, tutta effigiata in una pietra particolare.
Le fotografie di Antonello Di Gennaro, rigorose e minimaliste, riflettono una geometria di forme, espressione di chiarificazione e misurazione dello spazio attraverso la ricerca dell’ordine e dell’equilibrio materializzata nel netto bianco e nero che genera una sospensione poetica del tutto inaspettata.La mostra sarà inaugurata venerdì 8 novembre alle ore 18.30 e sarà visitabile, con ingresso libero.

Omaggio a Dinu ADAMESTEANU

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Presentazione Bozzetto per un monumento all'archeologo Dinu Adamesteanu (1913 - 2004)
Opera scultorea di Franco Di Pede, fotografata da Antonello Di Gennaro, in occasione della giornata del Contemporaneo, opening SABATO 12 OTTOBRE 2019 ore 09:00 presso la Chiesa di S. Vincenzo de Paoli, La Martella - Matera
Dopo il successo delle passate edizioni, anche quest’anno AMACI organizza la Giornata del Contemporaneo. Giunta alla sua quindicesima edizione, l'iniziativa promuove il complesso e vivace mondo dell'arte contemporanea in Italia e all'estero.

L U M I N A - FIOF INTERNATIONAL è Antonello Di Gennaro

date » 29-11-2017 11:43

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tags » FIOF, CINA, Lishui, fotografia internazionale, scultura, cultura fotografica, architettura, arte, design,

Ambasciatore della Fotografia Italiana in China all' International Art Photography Festival di Lishui dal 15 al 19 novembre 2017


Il Fotografo e l’arte scultorea contemporanea.

Le fotografie qui esposte sono state realizzate per rappresentare le opere scultoree di importanti artisti contemporanei. Le loro opere esposte nei luoghi magici, nella cavità della terra, scavate da architetti bizantini dell’anno mille, destinati ad ambienti monastici e religiosi. Si tratta per l esatezza di un complesso architettonico composto da due chiese rupestri, sovrastanti, con affreschi ben visibili inserite negli antichi rioni Sassi di Matera. Il lavoro di fotografia è stato utilizzato per la realizzazione di cataloghi pubblicati dalla Bautta edizioni per conto del Circolo culturale La Scaletta di Matera.
Questi suggestivi ambienti, rappresentano una scultura al negativo e costituiscono un architettura particolare dialogando con le opere contemporanee, restituendo una visione dell’ arte contemporanea in quella antica.
La fotografia di Antonello DI GENNARO ricostruisce la genesi del lavoro degli artisti, quale metonimica, immagine dell’evoluzione dell’arte nei luoghi e nel tempo. Attraverso un linguaggio formale, intimo e suggestivo, restituisce le dovute volumetrie proprie delle opere scultoree inserite in scenografie rupestri con forti richiami architettonici. Le atmosfere che interpreta e produce con la sua fotografia sono quasi surreali, sfiorando le sensazioni e l’anima degli autori, per creare un luogo sospeso tra il passato ed il presente, inibendo ed estraendolo dal contesto del reale. Riesce a miscelare la dimensione dello spazio con l’elemento della luce applicando la maggior accuratezza possibile nello sviluppare un concetto di spazio, esso rimane comunque un qualcosa di astratto, finché la luce non lo riscatta dalla sua dimensione materica, donandogli nuova vita. Senza la necessità di tastare faticosamente lo spazio, con la sua esperienza ottiene informazioni visive sullo spazio e impressioni relative a dimensioni e orientamento. La quantità e la conduzione della luce determinano in gran misura il nostro stato di benessere ergonomico e mentale nello spazio, precisa che l’80% del potere della nostra mente è collegato alla visione. Ma la luce non dona solo vita agli spazi, bensì li trasforma al contempo in funzione del concetto di luce scelta. A seconda di numero, grandezza e disposizione della tipologia di luce, risultano effetti e qualità spaziali totalmente diversi. Di conseguenza, la dimensione dello spazio, come simbiosi tra concetto dello spazio e di luce, non ha un carattere meramente estetico, ma anche contenutistico, con un effetto diretto, chiaro e leggibile sulla lettura interpretativa delle opere scultoree.

L'artista plasma. L'artista svela. L'artista modella. L'artista scolpisce

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